Nel Veneto fortemente cattolico, dal 1814 al 1866 dominato dagli austriaci, praticare la religione non era un fatto esclusivamente individuale, ma qualcosa che ineteressava lo Stato. L'ateismo era un crimine, la partecipazione alle funzioni in chiesa era un dovere non solo religioso, ma anche civile. Il lavoro nei giorni festivi era peccato per la Chiesa e un'infrazione alle leggi, quindi veniva multato. Il venerdì e durante la quaresima i ristoranti e le osterie venivano sorvegliati dai vigili comunali affinchè fosse rispettato l'astinenza dalle carni. In ogni villaggio ( che assomigliava tanto alle attuali comunità islamiche), il parroco era una figura centrale: oltre che capo spirituale, era un vero e proprio funzionario statale, una specie di pluriassessore: si occupava di amagrafe, sanità,e servizi sociali, istruzione pubblica (era direttore didattico delle scuole elementari) , e soprattutto vigilava sulla condotta morale delle pecorelle che gli erano state affidate. In particolare i giovani. I maschi che non si comportavano da bravi cattolici, su suggerimento del parroco, venivano arruolati nell'esercito: il servizio militare durava otto anni, e il malcapitato veniva spedito nelle lontane regioni dell'immenso impero asburgico.
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Il crocefisso spaventato guarda il mondo dilaniato dalle guerre. Nella sezione sculture puoi vedere altre rappresentazioni
L'Accademia Montelliana, fondata nel 1980, era un'associazione di artisti e appasionati, divisa in diverse sezioni: Arti figurative, Musica, Teatro, Letteratura e Storia locale. Era autonoma, ma fungeva da braccio operativo dell'amministrazione comunale. Ad essa infatti era affidata la gestione di Villa Pisani,( Istituto musicale Malipiero); Barchessa Manin ( Mostre e corsi d'arte); Villa Zuccareda Binetti (Museo dello scarpone) e Casa Sartena ( Corsi di lingua). Il Filò degli artisti del mercoledì era l'occasione durante la quale gli artisti, dilettanti e professionisti, incontravano il pubblico. Chi ha vissuto questa straordinaria stagione culturale del nostro territorio è invitato a inviare foto, documenti e qualsiasi testimonianza che permetta di ricostruire un periodo significativo del nostro passato. La sede dell'Accademia Montelliana a Villa Zuccareda Binetti dopo il suo spostamento dalla Barchessa Manin in occasione del restauro del municipio e della Loggia. La fotografia mostra l'inaugurazione del Museo dello Scarpone che i primi anni era gestito dalla sezione Storia locale.
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Aldo Durante
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